Diario di bordo
Saperi e trame al femminile in Val Saviore – un percorso partecipativo di valorizzazione è un progetto promosso da meraki-desideri culturali in collaborazione con la Casa del Parco Adamello, incentrato sulla valorizzazione del patrimonio immateriale dei saperi antichi femminili di montagna e la loro trasmissione.
Attraverso un processo di mappatura partecipata e ascolto territoriale, il progetto ha indagato la conoscenza e la memoria locale di saperi come il riconoscimento e l’uso di erbe spontanee, la filatura, la tessitura e la pastorizia femminile, raccogliendo al contempo testimonianze rispetto al ruolo femminile nella storia e nel folclore della Val Saviore.
Il primo contenuto realizzato sarà quindi una mappa delle geografie dei saperi e degli usi femminili in Val Saviore, costruita coralmente con i suoi/le sue abitanti. Nata come strumento con cui potersi orientare tra attività, luoghi e memorie legate ai saperi locali, la mappa rimarrà anche affissa presso Casa del Parco Adamello disponibile a commenti, aggiunte e aggiornamenti della comunità.
Con la collaborazione della casa di produzione indipendente Somewhere Studio e la partecipazione della comunità locale, sono state realizzate videointerviste e video-tutorial che raccontano e interpretano i saperi protagonisti del progetto, tra eredità del passato e opportunità creative del presente.
Gli esiti del progetto verranno presentati sabato 14 e domenica 15 dicembre 2024, con un evento collettivo finale presso la Casa del Parco Adamello dal titolo “Le nosse – laboratori e itinerari sui saperi femminili”.
Per il programma dettagliato leggere qui: Programma “Le nosse”
“Saperi e trame al femminile in Val Saviore – un percorso partecipativo di valorizzazione” è un progetto di meraki-desideri culturali in collaborazione con Casa del Parco Adamello e Somewhere Studio, realizzato con il sostegno di Regione Lombardia e il suo Archivio di Etnografia e Storia Sociale (Patrimonio immateriale delle regioni alpine).
L’impatto nella missione di Discover: sviluppare Comunità di Desiderio come strumenti per l’agire collettivo.